Sacrifice di Alexandra Adornetto

Sacrifice di Alexandra Adornetto

SACRIFICE


Dopo una full immersione di un giorno per leggere Rebel, il primo volume della serie dell’Adornetto, oggi pomeriggio ho finito di leggere Sacrifice, il secondo libro della saga YA basata sulle vicende di Bethany e Xavier, lei angelo e lui umano che si trovano a confronto con forze soprannaturali. 

Dopo l’happy ending del primo volume, con la vittoria del Bene sulle forze del Male, ecco che nella ridente cittadina di Venus Cove, nascosta lungo la costa della Georgia, il Male torna a mescolare le sue carte, sfruttando quello che agli occhi di qualcuno poteva apparire come un semplice gioco, un diversivo nella notte di Halloween: una seduta spiritica.
Così come il primo libro, anche il secondo mi ha trascinato nelle vicende che vedono come protagonisti il trio di Angeli (il numero 3 non credo che sia un caso 😉 ) e l’umano Xavier, e perchè no anche il fantastico cagnolone Phantom. La storia scorre gradevolmente sotto gli occhi, le frasi e i periodi non sono mai ridondanti, e nonostante qualche parola di cui ignoravo il significato ma di cui era facile estrarre il significato, l’ho letto così velocemente e piacevolmente che sono piuttosto rattristata dal fatto che sia praticamente già finito!!  
La storia poi è ben costruita e le spiegazioni che sia nel primo che nel secondo libro descrivono i due Regni a confronto non lasciano molte domande da fare. Se però nel primo libro le descrizioni vertevano per lo più sul Regno dei Cieli e su cosa si provasse a vivere in quel mondo fatto di Luce, in questo secondo volume è l’Inferno – o come preferisce chiamarlo Nostro Papi, il Regno di Ade – a farla da padrone, la descrizione dei Nove Cerchi ognuno governato da uno Originario (che erano gli otto Angeli Caduti che si erano schierati fin dal principio al fianco di Lucifero) più Lucifero in persona a capo del Nono Cerchio è decisamente piacevole, a tratti divertenti, ma descrive con grandi pennellate di ars drammatica un mondo, quello infernale, dove la pietà e la compassione non sono contemplate e chi la fa da padrone sono demoni infernali e creature demoniache.
La descrizione dell’Ade lascia piacevolmente sorpresi, tratteggiato come un Bronks infernale, dove pub e salottini esclusivi affollano le gallerie del Terzo Cerchio, popolati da demoni affascinanti come pantere che scattanti aspettano nell’oscurità il momento giusto per tentare l’animo umano. E per quelle stesse gallerie che le anime dei dannati che accettano il loro destino rivivono in eterno i loro crimini, mentre coloro che tentano di fuggire sono condannati ad atroci torture perpetrate in eterno.
L’autrice riesce a mantenere il POV di Bethany con un piccolo espediente magico, e anche se le vicende vertono per lo più sugli eventi che vedono Beth come aspirante”principessa del Terzo Cerchio”, riusciamo a seguire a sprazzi la vita sulla terra, le ricerche di Beth e la disperazione di Xavier, l’intromissione di Molly, piccolo diavoletto della Tasmania che sconvolge i piani di Gabriel e Ivy venendo a conoscenza di qualche piccolo segretuccio.  
Talvolta si perde la cognizione del tempo poichè i salti astrali compiuti da Bethany avanti e indietro dall’Inferno confondono la linea temporale, ma ciò non danneggia la storia, anzi è come se l’avvolgesse di un ulteriore alone di mistero e soprannaturale.
Ai già tanto particolareggiati personaggi che l’Adornetto ha descritto con molti particolari nel primo volume, se ne aggiungono di nuovi, questa volta vittime del Male e del peccato, un Male che talvolta gli ha ingannati con astuzie e tranelli e ora li tiene intrappola. E allora troviamo la dolce e gentile Hanna, la cameriera dell’ Ambrosia che con cura e gentilezza si assicura che Beth stia sempre bene, o il coraggioso timido Tuck, che colpito dal coraggio di Beth le concede un aiuto inatteso, sicuramente uno dei più graditi da Beth. Scopriamo le loro storie, triste vicende collegate a tragiche eventi della storia mondiale, come la Seconda Guerra Mondiale e la Shoah. Anime condannate a vivere nei gironi infernali non per loro colpe ma per i tranelli tesi alle loro anime in vita, quando si dice patto con il diavolo.


baci, a presto
a small town girl
Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
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