“Matched” di Ally Condie

“Matched” di Ally Condie

Sugli Scaffali:”Matched” 
di Ally Condie

Matched, scritto da Ally Condie, è il primo volume di una pianificata trilogia distopica young adult.
Il libro ci porta in un mondo futuro in cui ogni aspetto della vita è regolato dalla Società. Dalla nascita alla morte (gentilmente offerta all’età di 80 anni), dal accoppiamento alla procreazione, all’ alimentazione, allo studio, al lavoro. Sembra che la Società si sia limitata ad offrire il mondo perfetto, dove non ci sono guerre, malattie terminali e gli esseri umani vivono sereni le loro vite.
Ad un primo sguardo sembra quasi che quella che si legge non sia proprio una distopia, ma più che altro un utopia (chi non vorrebbe avere una vita perfetta, priva di malattie terminali, dove i grandi mali del mondo sono stati debellati?) 
Il romanzo si caratterizza per una parte romance significativa, infatti Cassia si trova davanti non ad uno ma a ben due possibili fidanzati, entrambi selezionati durante l’Abbinamento, ma che solo uno è potenzialmente il suo vero Promesso.

matched_ally_condie_faziAutore: Ally Condie
Titolo: Matched. La scelta (QUI un estratto)
Casa Editrice: Fazi 
Collana: Lain)
Prezzo: € 18,50
Data pubblicazione: 13 maggio

Trama
Cassia è il perfetto prototipo della Società, futura e felice Catalogatrice, attende e raggiunge emozionatissima il momento più atteso da tutti, il Banchetto di Abbinamento, durante il quale le verrà svelato il nome del suo Promesso, il partner perfetto, il ragazzo, geneticamente compatibile, con cui vivrà e procreerà. Fin dall’inizio del romanzo si presenta l’anomalia di fondo, infatti solitamente il Promesso proviene da una provincia diversa è in realtà un amico d’infanzia: Xander Carrow.
Una volta a casa, però, al inserimento della scheda, sul video compare il viso di un altro ragazzo, Ky, che vive nel suo distretto. E in Cassia s’insinua un dubbio: perché è comparso il volto di Ky?
In seguito a questo scambio – un banale errore, secondo la Società – e a un fatto legato a un lutto “programmato” e alla cultura irregimentata, la storia porterà Cassia a interrogarsi sul mondo in cui vive, sulle sue regole, sulla sua stessa essenza e sulla libertà di scelta. Complice un Destino che sembra “complottare” per far incontrare i due ragazzi, spingendoli verso un amore impossibile…
Tutto questo mentre la Società inizia a mostrare qualche strano e inaspettato segno di cedimento

Recensione
Sicuramente arriverò un po’ in ritardo a commentare questo libro, ma a modo mio voglio dare un mio parere. 
Ho letto questo libro evitando di leggere recensioni o commenti altrui, nonostante ce ne fossero tantissimi, volevo poterlo commentare senza farmi influenzare da niente. 
Matched è un libro che mi ha decisamente colpito, se dovessi paragonarlo a qualcosa, lo paragonerei ad un fiume di lava, è sceso lentamente, parola dopo parola, non mi ha conquistato immediatamente, ma continuando a leggere non ho potuto fare a meno di immedesimarmi con Cassia, i suoi dubbi, le sue domande e i suoi desideri, a volte così semplice e normali da sembrare semplicemente una necessità. La prima reazione era stata piuttosto: come fanno ad accettare tutto ciò? Non decidere niente di niente, cosa mangiare, quando uscire, che leggere, che film vedere, che musica ascoltare, quando vivere, quando morire, quando fare attività all’aria aperta, quando e cosa pensare. 
La storia non procede velocemente, non ha un ritmo cadenzato, veloce come può essere la narrazione di altri romanzi, avventurosi e anche altri distopici, piuttosto aveva una narrazione lunga, che dava la sensazione che Cassia e i suoi amici dovevano provare vivendo in una realtà utopica, ovattata, dove tutto scorre lentamente, perché non vi è fretta in nulla, tutto è deciso e prestabilito, nessuna decisione da prendere se non quelle che è la stessa Società, e lo stile della scrittura rende al meglio questa sensazione, dove nessuno decide niente, dove tutto segue un preciso ordine stabilito.
Cassia è un personaggio standard all’inizio, non è un’eroina classica, dall’animo ribelle e dallo spirito intraprendente, quello che differenzia questo libro è proprio questo: la trasformazione di Cassia, il perfetto prototipo della Società, non si fa domande, aspetta con trepidazione il suo Abbinamento, lavoro come Catalogatrice e rispetta tutte le regola della Società, ma come in ogni romanzo di questo genere giunge l’evento catalizzatore degli eventi e Cassia comincia a maturare pensieri sempre più discordanti da ciò che la Società vorrebbe che lei pensasse, gli interrogativi si susseguono, i cambiamenti nel suo animo innescano un effetto domino inevitabile e che la porteranno contemporaneamente a volersi avvicinare ancora di più a quel giovane enigmatico, dal passato alquanto difficile.
Xander e Ky sono le due figure maschili che “competono” per il cuore di Cassia, ma in questo libro c’è poco da competere, per quanto Cassia voglia bene a Xander il lento processo che la porta ad avvicinarsi a Ky è inevitabile, sembra scivolare come una goccia d’acqua sul vetro, potrebbe scendere lentamente, ma alla fine raggiungerà il bordo ed è questo che accade a Cassia, e alla fine della discesa Ky  è lì che l’aspetta.

Perchè mi è piaciuto come libro? L’ho trovato diverso, non era la solita storia d’amore, è vero che il triangolo amoroso sempre presente non manca in questo romanzo, ma ho trovato una scelta molto saggia non affrettare i tempi di conoscenza, sono naturali e ben dispersi nel timeline, naturali sono le emozioni, le paure, i dubbi, la voglia di vivere una vita normale o di seguire semplicemente i canoni imposti dalla Società come era più facile fare. 


Il personaggio che ho più apprezzato è stato il nonno, fin da quando è apparso le poche parole utilizzate dalla scrittrice me lo hanno fatto figurare immediatamente e la sua profonda indipendenza, l’intelligenza, la voglia di non andarsene docile quando la notte finale sarebbe giunta, il desiderio di avere ancora il controllo sulla propria vita, di non rispettare almeno una delle ultime regole fanno di lui un vero outsider alla fine. E’ il catalizzatore vero e proprio del cambiamento di Cassia, è il motivo per cui alla fine Cassia si sente quasi “giustificata” a farsi quelle domande, chiedersi perché non è lei a decidere chi sposare, cosa mangiare, quando mangiare, cosa fare del suo tempo libero, perché è così che capisce che non se ne andrà docile, anzi che ciò che la Società vuole è che lei smetta di pensare e di decidere, che faccia solo ciò che gli si chiede, e non è ciò che lei vuole.

Vi lascio con la poesia di Dylan Thomas “Non andare docile in quella buona notte”

Non andare docile in quella buona notte, 
I vecchi brucino infervorati quando è prossima l’alba; 
Infuriati, infuriati contro il morente bagliore. 

Benché i savi infine ammettano ch’era giusta la tenebra 
Poiché le loro labbra nessun fulmine scagliarono 
Non se ne vanno docili in quella buona notte. 

Gli onesti, nell’onda ultima, urlando quanto fulgide 
Le fragili opere potevano danzare in verdi anse 
Infuriano, infuriano contro il morente bagliore. 

I bruti che strinsero e cantarono il sole in volo, 
E tardi appresero d’averne afflitto il corso, 
Non se ne vanno docili in quella buona notte. 

Gli austeri, morenti, scorgendo con vista accecante 
Che gli occhi sanno splendere simili a bolidi e gioire 
Infuriano, infuriano contro il morente bagliore. 

E tu, padre mio, qua sulla triste altura, ti prego, 
Condannami, o salvami, ora, con le tue fiere lacrime; 
Non andare docile in quella buona notte. 
Infuriati, infuriati contro il morente bagliore.
Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
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