“Incontri Probiti. La Seduzione” di Indigo Bloom

“Incontri Probiti. La Seduzione” di Indigo Bloom

“INCONTRI PROIBITI. LA SEDUZIONE” di Indigo Bloom


Un gioco eccitante e perverso, oltre ogni inibizione.Per quarantotto ore l’unica guida saranno i sensi.

Solitamente amo i libri pubblicati dalla Newton Compton, mi lasciano sempre piacevolmente sorpresa e mi fa sempre piacere comprare un loro libro, questa volta però non è andata così.

Autrice: Indigo Bloome

Titolo: Incontri Proibiti. La seduzione
Serie: Avalon #1
Casa Editrice: Newton Compton
Collana: Anagramma
Traduzione:  M. Francescon e A. Ricci

Data di pubblicazione: 29 Novembre 2012

ISBN: 978-88-541-4954-0
Pagine: 288
Prezzo: 9.90

La psicologa Alexandra Blake arriva a Sydney per tenere un ciclo di conferenze sulla stimolazione visiva e il suo impatto sulla percezione. A metterle ansia però non è l’idea di dover presentare il proprio lavoro di fronte a centinaia di persone, bensì la prospettiva di ciò che verrà dopo: quella sera, dopo anni, finalmente rivedrà il dottor Jeremy Quinn, suo ex amante ora divenuto ricercatore di successo. L’uomo, che le ha dato appuntamento all’Hotel Intercontinental, la invita nella sua suite di lusso e, dopo un paio di bicchieri di champagne, le propone di trascorrere con lui il resto del fine settimana. Alexandra è combattuta, ma finisce per cedere al fascino magnetico del dottor Quinn, dimenticando i suoi obblighi di moglie e madre: per le successive quarantotto ore sarà sua. Jeremy le requisisce il cellulare, e in cambio di un’esperienza sessuale che si annuncia irripetibile le impone due condizioni: che si lasci bendare, affidandosi completamente a lui, e che non faccia domande. Alexandra non riesce a resistere e accetta tutte le regole del gioco, senza sapere che potrebbe diventare molto pericoloso… 

Si lascerà travolgere dalla seduzione? 

Avviso: La recensione potrebbe contenere termini non adatti ad un lettore/lettrice più sensibili.
SPOILER

Mai titolo è stato più indicato! Incontri Proibiti….SI tra me e questo libro, è un incontro proibito, altamente dannoso e che mi ha fatto passare ore di puro nervosismo e un senso di nausea assiduo! 
Da dove cominciare? Ho appena concluso la lettura di questo, ehm libro (???) e devo rilassare le mani per mettere nero su bianco quanto ho letto.
Tralasciando le prime pagine che avrebbero potute essere l’incipit di un qualsiasi romanzo appartenente al genere, il resto del libro mi ha lasciato una costante e pesante sensazione di sporco.
Ma andiamo con ordine, Alexandra Blake è la madre di due splendidi bambini e moglie fedele, anche se da anni non sente più alcuna intesa con l’uomo che ha sposato, sia sul piano fisico che – probabilmente – su quello emotivo. 
Esperta psicologa e docente universitaria, Alexa – come viene chiamata dai suoi amici più “intimi” – si prepara a sostenere una serie di conferenze sul suolo australiano allontanandosi dalla sua assolata Tasmania e allontanandosi da figli e marito che vengono spediti in un campeggio vecchio stile, niente telefono in mezzo alla natura selvaggia. Felice di essersi liberata del peso, fin dal principio, il viaggio provoca in Alex una serie di tremiti e farfalle nello stomaco e per non dire altro di più umidiccio tra le gambe al pensiero di rincontrare il suo ex amico/amante/ninfomane, l’esimio dottore Jeremy Quinn. 
Al loro primo incontro, basta poco per far capitolare la bella psicologa – già provata dalle FARFALLE nello stomaco – un po’ di champagne accompagnato da qualche fragola ( sappiamo da Pretty Woman – che nonostante venga nominato nel libro è su tutt’altro piano!! – le fragole fanno risaltare il gusto dello champagne) e un paio di occhiate di fuoco, il tutto condito da qualche carezza di troppo e Alexandra Blake e pronta a dire addio a qualsiasi valore o ideale posseduto per dare inizio ad un gioco tutt’altro che normale! Perchè il dottor Quinn le propone come si offre un bicchiere di acqua calda di trascorrere con lei le successiva 48 ore (e qui niente di assurdo), senza telefono e senza poter contattare i propri cari (e qui metti già mia madre sarebbe andata in paranoia come ogni madre, ma non la nostra Alexa), completamente bendata, anzi per di più  resa cieca (e pensando che ci sono persone che al mondo sono cieche a causa di incidenti o per nascita), e privata della possibilità di fare domande, visto che la libertà di parola viene denigrata a semplice appendice dell’essere umano.
Ciò che sconvolge mentre si avanti nella lettura di questo libro è la totale mancanza di domande e dubbi che faccia dire NO alla cara Alexandra Blake, in più punti di questo romanzo ho avuto la necessità, il bisogno impellente di urlare un NO dal profondo della gola al posto della protagonista.
NO ai suoi ricatti.
NO all’impossibilità di contattare ai propri cari.
NO alla benda e alla cecità.
NO al silenzio.
NO alle maniere forti, agli schiaffi gratuiti e non richiesti!

Se questo è l’ideale di uomo di Alexandra Blake abbiamo proprio idee diverse!
Saltando atti osceni in luogo pubblico, incontri intimi, farfalle nello stomaco e in altre parti, l’esimio dottor Quinn, sempre solo per il futuro della scienza, propone alla sua amante/schiava sessuale un aumento di grado, da semplice amante a Cavia/Puttana da laboratorio**, si perchè il caro dottorino sta cercando una cura per la depressione che si crede essere nascosta nella sessualità femminile e allora, si domanda il signor dottorino a cui piace giocare all’allegro chirurgo, perché non chiedere alla donna CHE AMA di prestare il suo corpo per la richiesta e lei che accetta pure!!! 
E allora via con le danze dove una serie di altri esimi scienziati, SEMPRE e SOLO per AMORE della SCIENZA, si lasciano ad andare a qualsiasi tipo di penetrazione possibile (anche le orecchie!!! sono allibita), a qualsiasi tipo di strumento, mentre la Cavia/Puttana da Laboratorio lascia che tutto avvenga senza che lei faccia niente e tra l’altro come può? Privata della vista, della voce, dell’udito, lasciata solo con il tatto, legata come un animale, Alexandra Blake permette che avvenga tutto ciò.
A questo punto la domanda da farsi è: ma questa ai figli ci pensa mai? Eh si lei ci pensa, anche in questi momenti, e alla fine del libro, dopo che per una settimana si è data a ben altri “hobby” dice di amarli più di sé stessa!! 
NAUSEA a livelli assurdi. Totale mancanza di rispetto verso se stessi, la dignità diventa un attributo, un appendice rimovibile.

Totalmente allibita e per niente intenzionata a leggere il seguito, sono rimasta nauseata da questo libro, spero che ci pensiate due volte prima di comprarlo. 

**Espressione di Blake del blog “Lasciami leggere”, trovate qui la sua recensione.



Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
2 Comments
  • Giovanna
    Anonimo
    Posted at 13:05h, 10 Gennaio

    che bello il tuo blog, non lo conoscevo, lo seguirò sicuramente 🙂

  • Giovanna
    Janeisa
    Posted at 13:07h, 10 Gennaio

    Grazie mille Lucrezia ;)! Mi fa molto piacere che ti piaccia ^O^