“Il Bacio della Morte” di Marta Palazzesi

“Il Bacio della Morte” di Marta Palazzesi



IL BACIO DELLA MORTE 

di MARTA PALAZZESI

Ho aspettato questo libro per mese. E non sto scherzando!! Il libro mi è arrivato il 14 febbraio ed essendo uscito il 16 gennaio, sono precisamente 29 giorni! Un’attesa infinità…ma vabbè alla fine il libro è arrivato e per mia somma gioia.So che intorno a questo romanzo si è creato un fenomeno non indifferente anche in relazioni ad alcuni pareri non positive, ma nell’attesa ho evitato di leggere le recensioni di qualsiasi tipo per avere un’idea chiara e totalmente veritiera, in base a quello che ha dato a me questo libro.
Completa ho letto solo quella di Alessia sul suo blog “Il Profumo dei libri” (che ha dato tre stelle al romanzo).

Autrice: Marta Palazzesi

Titolo: Il Bacio della Morte
Casa Editrice: Giunti 
Collana: Y
Serie: La casa dei demoni #1
Prezzo:12,00 €

TRAMA

Quando hai diciotto anni, vivi nelle remote foreste della Romania e il tuo unico obiettivo è dare la caccia alle spietate creature che popolano il Mondo Sotterraneo, non puoi permetterti distrazioni. E questo Thea lo sa molto bene. Abile mezzo demone dotato del potere dei sogni, è una ragazza ribelle e irriverente. Ma quando riceve il pugnale con cui cacciare gli Azura, è più che determinata a impegnarsi fino in fondo negli allenamenti che la renderanno ufficialmente una Cacciatrice, mettendo da parte tutto il resto. Però non sempre le cose vanno come previsto e Thea si ritrova costretta non solo a combattere contro un nemico infido e crudele, ma anche a resistere al costante impulso di azzuffarsi col padre, dal quale ha ereditato i poteri da Incubo. Ma soprattutto deve cercare di contenere l’attrazione per il nuovo compagno di caccia, un affascinante mezzo Succubo dal passato oscuro. Inaspettate rivelazioni e inquietanti avvenimenti sconvolgeranno pericolosamente la vita di Thea, divisa tra il desiderio di seguire chi ama e compiere il proprio dovere.

RECENSIONE

Prima cosa che ho pensato quando l’ho avuto è stata: EVVIVA.
Prima cosa che ho pensato quando l’ho finito è stata: (SPOILER evidenziare per leggere) Marta dove è andato Damian? 
*voce da bambina e moccio al naso compresi*
Seconda cosa che ho pensato quando l’ho finito è stata: 

MARTA REGALACI UNO SPLENDIDO SEGUITO!


Primo romanzo di una trilogia Urban Fantasy per Young Adult, Il Bacio della morte è il romanzo di esordio di Marta Palazzesi. 
Quando ho letto l’inizio con il prologo mi sono sentita attratta da questo libro, mi piaceva, lo stile e anche la protagonista avevano un gusto fresco e frizzante e poi in molti particolari di Thea mi rispecchio. Questo che vi posto di seguito è stato il prmo commento :)!
Giudicare un libro dalla copertina non è semplice, e anche da poche pagine, un capitolo solo, ma posso cominciare a dire di non aver mai letto una storia come quella che si prospetterà il racconto di Thea Anderson e le sue avventure, o forse dovremo dire disavventure? Perché quello che è chiaro fin dalle prime pagine di questo romanzo che Thea è una ragazza forte, indipendente e con una forte personalità, dotata di abilità straordinarie, come quella di controllare i sogni o l’incredibile forza, ereditate dal padre, una lingua tagliente e che spesso la mette nei guai (non a caso ha un bel po’ di richiami), ma soprattutto è una persona con dei valori ben saldi, crede nell’amicizia con poche persone fidate, rispetta i valori e soprattutto ama sua madre, la donna che l’ha cresciuta in mancanza di un padre, le ha dato il suo cognome e le ha fornito l’educazione necessaria.
Appare chiaro ciò che per Thea ha valore e cosa no, nella vita privata e in quella pubblica, si dimostra essere una persona disponibile, affidabile (a modo suo ovviamente 😉 )e che farebbe qualsiasi cosa per le persone a cui tiene (che poi forse si conteranno sulla punta delle dita), Sarà perciò un personaggio non facile, e vederla relazionarsi con la sfida che l’aspetta sarà sicuramente oltremodo interessante, chissà come reagirà quando l’affascinante cacciatore Damian arriverà nella sua vita? Bhè per questo dovremo aspettare fino al 16 gennaio, ma fino ad allora le premesse sono DECISAMENTE interessanti.

Dopo aver letto tutto il libro ho un quadro più chiaro e completo ovviamente. Non starò qui a raccontarvi la trama perché oramai è un romanzo abbastanza conosciuto, mentre vorrei parlare di ciò che mi è piaciuto, perchè non è ovviamente perfetto ma ha sicuramente dei tratti molto positivi.

Ciò che mi aveva colpito di questo romanzo è il background, l’incantevole e decisamente poco comune Romania, terra di folklore e leggende fantastiche. 
E’ vero che però in questo primo romanzo la Romania non viene descritta e le azioni avvengono tutte all’interno del castello (come molti altri romanzi che ho letto, Harry Potter a parte l’inizio è ambientato tutto ad Hogwarts XD), ma la situazione ci viene descritta con chiarezza e precisione e permettendoci di trovare un quadro generale all’intera serie che inizia con questo volume, avrei descritto di meno le abitudini scolastiche dei giovani e molto più i combattimenti, ma ovviamente sono gusti personali.

Lo stile di Marta è molto veloce, leggibile e decisamente godibile, il suo romanzo si sfoglia e si legge in poche ore, passate in buona compagnia.

I periodi non sono lunghi, scorrono lineari e diretti, a mio parere non vi sono molti pezzi descrittivi, e purtroppo per me che amo le descrizioni è una pecca, non insormontabile, ma comunque avrebbe reso il libro più piacevole per i MIEI gusti, poi ovviamente ognuno libero di pensarla diversamente no? 🙂 Grande invece merito che si deve sottolineare è proprio lo stile fresco e frizzante che l’autrice mantiene durante tutto il romanzo e che ben si adegua alla narrazione in prima persona dagli occhi di Thea, l’eroina tutto pepe e battute che domina l’intero romanzo.

La caratterizzazione dei personaggi ovviamente non è omogenea, ma i personaggi che vengono approfonditi sono sicuramente interessanti e particolari. Thea e Damian sono i protagonisti e sono anche i  personaggi che mi piacciono di più e nutro una strana simpatia anche per il padre di Thea (lo so sono strana ma che ci volete fare XD)

Thea Anderson – Zoey Deutch

Thea è una ragazza sopra le righe, ironica e molto pungente, ha sempre la battuta pronta e la sua vita a volte si alterna tra punizioni e ramanzine, ma come dissi nelle mie prime impressioni Thea è sicuramente una ragazza con una forte personalità, dalle strabilianti abilità e dal forte temperamento che spesso la mette nei guai, ma soprattutto è una persona con dei valori ben precisi e che costituiscono le fondamenta della sua vita, crede nell’amicizia con poche persone fidate, rispetta i valori e soprattutto ama sua madre, la sua bella e sensibile madre umana. Non si lascia mettere i piedi in testa con facilità ed un personaggio, un’amica che tutti vorrebbero avere, a tratti un po’ scanzonata e irresponsabile, ma che nei momenti di necessita tutti  desiderano avere al proprio fianco. E poi finalmente una protagonista che non è perfetta! Non riesce a padroneggiare il suo potere al massimo e ciò fa di lei una protagonista vicina ai lettori e non un personaggio irraggiungibile.

Damian Aksenov– Ethan Peck

Damian, d’altro canto, è un ragazzo dal passato sconosciuto e doloroso. E’ un tipo taciturno e riservato, al contrario della nostra espansiva Thea che si sente sfidata e spinta a scoprire di più su di lui e sulla sua natura, sul suo passato e sul perché delle sue scelte. Non è semplice caratterizzare un personaggio del genere, perchè si rischia di renderlo incoerente e del tutto OOC (Out of Character), ma Marta ci lascia conoscere Damian da ciò che Thea riesca a conoscere di lui, che estrapola da un gesto, da una parola o da uno sguardo, non è facile la determinazione del suo carattere e di ciò va dato merito. Ovviamento appartiene alla schiera dei classici belli e dannati, una classe un po’ stereotipata, ma in fin dei conti è un binomio che ha sempre successo quindi non si può giudicare per una scelta certa e sicura come questa, e diciamocelo a noi ragazze piace questo tipo di ragazzo, probabilmente ci intriga la possibilità che lui cambi per amore o per un legame e quindi brava Marta bella scelta! 

Parliamo del personaggio strano ehm che stranamente piace a me: il padre di Thea. Il padre di Thea è un demone, anche molto potente, braccio destro di Grigor, ma non è un padre molto presente nella vita di Thea e di sua madre, le ha lasciate per dedicarsi  alla politica e alla direzione del Palazzo, ma il libro è costellato di tante piccoli gesti che a prima vista appaiono come ipocriti e falsi, ma alla fine il padre prova veramente affetto per la figlia e la moglie, solo che ha un modo di mostrarlo decisamente poco comune e Thea, che dal padre non ha ereditato solo i poteri ma anche i caratteri, non se ne accorge perché sono simili, troppo simili. Vi chiederete perché ti piace, ma è ovvio: è come mio padre, scontroso e burbero fuori, tenero e coccoloso dentro!! E io sono Thea in questo caso, e come nel libro il nostro è un binomio esplosivo! Quindi mi sono ritrovata molto in questa coppia, in alcuni dei suoi tratti peculiari.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, voglio solo dire una cosa a Marta: ti prego non creare un triangolo amoroso, all’inizio aveva il suo fascino, ma alla fine finisce solo con il dividere i lettori in chi sostiene chi: piuttosto preferisco una storia d’amore travagliata, ma con un solo ragazzo.
Per quanto riguarda i demoni invece, sono rimasta leggermente sconvolta, non posso dire né che mi dispiacciano e né il contrario: sono un persona abbastanza fifona e quindi quando mi sono trovata davanti gli Azura con i loro vestiti carini e i gioielli ho pensato “Oh meno male non morirò di paura”, quando hanno tirato fuori gli artigli invece la situazione è decisamente cambiata, ma lì vorrei ancora un po’ più terrificanti per intenderci voglio almeno Belthazor, la versione demoniaca di Cole di streghe!

Parliamo però di qualcosa di estremamente positivo (Din din din *musichetta*): il finale! Oh che bello, un finale non scontato, per nulla previsto, se mette che mi ero dimenticata del prologo (me smemorata) quando ho visto la piega che prendevano le ultime pagine ho pensato “Oh mio dio cosa sta succedendo”.
Perché il finale è veloce e sorprendente, ti prende trascinandoti fino alle ultime pagine. Non sto a dirvi cosa succede, ma se volete un po’ di azione questa pagine ve la daranno sicuramente e spalanca un mondo di opportunità per il seguito, che leggerò sicuramente per scoprire cosa succede (e cosa è successo a Damian *affila coltelli*) . 
In conclusione è un romanzo che ho letto con piacere, dovrei divorato anche perchè non ha delle dimensioni eccessivi, e quindi si legge in poco tempo. Una lettura da fare e Marta sono certa ci regalare un seguito spettacolare.

Vorrei aggiungere una cosa non seria: 
Pericolo Spoiler! Evidenziare per leggere XD
 DOVE E’ANDATO DAMIAN?? 🙁


Location consigliata: Divano 
Tè consigliato: Tè normale

Questa recensione partecipa alla Challenge ispirata ad Hunger Games di On the Read.
DISTRETTO 10 – A questo distretto appartengono i romanzi Urban Fantasy



Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
12 Comments
  • Giovanna
    Ancella
    Posted at 18:21h, 27 Febbraio

    Con questa recensione mi hai incuriosita un sacco… i pareri discordanti su questo libro mi stanno facendo venire una confusione in testa che nemmeno immagini 😀 Devo per forza leggerlo, altrimenti continuerò ad essere preda dei dubbi 😉 Comunque, la tua recensione evidenzia bene sia i tratti positivi che quelli negativi e, quindi, un'idea più precisa ce l'ho adesso!

  • Giovanna
    Janeisa
    Posted at 18:39h, 27 Febbraio

    Guarda i pareri discordanti sorgono soprattutto in chi ha letto la serie della Mead (perchè da che ho capito io in giro leggiucchiando intorno è la serie a cui si è ispirata) io non l'ho letta e ho giudicato per quello che sapevo io, perchè non posso permettermi di dire cose che non so O_O.
    Sto iniziando ora la GdL di Deni, il libro della Mead mi piace, ma non posso ancora dire che ci sia questa somiglianza, molti tratti in comune, ma li riscontro anche in altri romanzi, sono stereotipi comuni e difficilmente superabili.
    Nei casi come il tuo posso solo suggerire di leggerlo e farti una tua idea personale senza tener conto dei pareri altrui!

  • Giovanna
    daydream
    Posted at 20:20h, 27 Febbraio

    Come dicevo anche nella mia recensione per notare al meglio tutte le somiglianze, bisognerebbe aver letto per lo meno i primi tre libri della saga della Mead 😉
    Poi comunque son pareri 🙂 una volta che li avrai letti (se poi leggerai anche i seguiti) magari avrai un'idea più chiara dell'insieme 😉

  • Giovanna
    Janeisa
    Posted at 20:36h, 27 Febbraio

    Oh si Deni probabile O_O al momento non riesco a figurarmi un quadro chiaro e ho detto la verità…alla fine il libro mi è piaciuto, l'ho letto con piacere e in breve tempo quindi non potevo mentire a riguardo, per il resto continuerò a leggere la saga della Mead, perchè mi sono presa una cotta assurda per Dimitri.

  • Giovanna
    Unknown
    Posted at 22:56h, 27 Febbraio

    A me questo libro è piaciuto molto, soprattutto perché ho trovato originale l'idea degli incubi e dei succubi e l'ambientazione nell'Europa dell'est! Lo stile dell'autrice poi è proprio quello che piace a me! La storia, soprattutto verso la fine, prende una piega molto originale, si stacca dal già visto, e come dice l'autrice della recensione, per nulla banale!
    Sono convinta anche io che il secondo libro saprà stupirci di più, perché penso – e spero – che si scoprirà di più su questo Mondo Sotterraneo e sul perché i genitori di Damian ci hanno vissuto per dieci anni! Ho già qualche idea in testa, ma chissà se ho indovinato…!

  • Giovanna
    Unknown
    Posted at 08:28h, 28 Febbraio

    Come si può capire dal mio nick, io ho letto la VA e mi è anche piaciuta. Proprio per questo posso dire che con Il bacio della morte ha ben poco a che fare.
    Sì, ci sono alcune superficiali somiglianze – come dice la blogger "tratti in comune, ma li riscontro anche in altri romanzi, sono stereotipi comuni e difficilmente superabili" – dietro le quali c'è una storia con una sua originalità e degli spunti interessanti.
    Forse, però, è più facile fermarsi alle somiglianze che sottolineare quello che di originale c'è in un libro.
    Se mi fossi fermata alle somiglianze superficiali con l'inizio di mille altri libri (genitori morti-trasferimento-bello e tatuato di turno) avrei lasciato a pagina 45 Alice in Zombieland, e mi sarei persa un romanzo molto carino. Se mi fossi fermata alle somiglianze con 1000 altre storie di fare con i Seelie e gli Unseliee, mi sarei fermata a pagina 80 di the Iron King e mi sarei persa una buona serie. Se mi fossi fermata alle somiglianze con Twilight (trasferimento, mono-genitore, salvata da un camioncino che la sta per investire) non avrei letto Obsidian della Armentrout…. e così via. (ps. leggete Half-Blood, poi ne riparliamo.)
    Quindi, posto che sì, ci sono delle somiglianze con la VA, questo libro ha la sua originalità e sopratutto con il finale si capisce che la storia andrà sicuramente per i fatti suoi.
    Quello che mi è piaciuto di più del libro, che nel complesso ho apprezzato e se dovessi dare un voto sarei sulle 3 stelline e 1/2, quasi 4, (o piumette, vedo che qui funziona così! ;)) è stata l'idea dei Succubi, quella dei sogni e soprattutto l'idea del Mondo Sotterraneo e sono incuriosita dalla figura di Damian, non perchè è figo, ma perchè l'idea di farlo venire fuori dal Mondo Sotterraneo, di dire che ci ha vissuto per 10 anni senza però dire il perchè mi ha stuzzicata molto. Mi è piaciuta l'idea dei non-morti manipolati dagli Azura alla fine, ma spero che il prossimo libro per certi versi sia un po' più "duro"… più "inquietante", insomma.
    Della Romania per ora si è visto poco, ma ho letto da qualche parte che nel secondo libro ci sarà un viaggio…
    Chiedo scusa alla blogger per averle infestato il blog, di solito non commento quasi mai… 😉

  • Giovanna
    Janeisa
    Posted at 11:38h, 28 Febbraio

    Oh Rosaspine *O* che ti piaceva VA l'ho capito subito il tuo nick è palese :)!
    E figurati puoi infestare tranquillamente il mio blog con i tuoi commenti sono tutti sempre ben accetti e lo scambio di opinione è alla base del blogging!

    Mi trovo d'accordo con te. Il mondo dell'Urban Fantasy è bello, ma l'originalità è difficile e fortunatamente il romanzo di Marta ne ha una buona quantità che aprono molte strade per il futuro della serie e del romanzo prossimo.
    Molte serie iniziano come tante altre e non per questo dovremo boicottarle perdendoci dei bellissimi romanzi.
    E' vero è più facile fermarsi alle somiglianze che ad altro ed è forse una pecca di noi lettori.

    Sul voto siamo d'accordo, come hai visto ho dato 3 piume e mezzo, in pratica è un romanzo che è tra "Mi è piaciuto" e "Mi è piaciuto tanto" diciamo è un "Mi è piaciuto" molto convinto il mio, perché ad essere bello è bello.

    Anche io vorrei che il prossimo fosse più inquietante, più duro, ma forse con il viaggio fuori dal Palazzo avremo sia una situazione più chiara e più "dura", più realtà esterna, più scontri, penso che scopriremo presto cosa sia successo a Damian e spero che torni a casuccia sano e salvo!!!

    E torna ad intasare quando vuoi 🙂 :). Un bacio ^_^

  • Giovanna
    Janeisa
    Posted at 11:41h, 28 Febbraio

    Ciao Etta Mina :).
    Grazie per il tuo commento e si il romanzo di Marta ha decisamente dei tratti originali e molto belli, l'idea dei demoni Succubi e Incubi è poi diversa dal solito e non li ho mai incontrati prima.
    Aspetto con te il secondo volume dove Marta credo saprà stupirci ancora di più! 😀

  • Giovanna
    Lara
    Posted at 07:34h, 01 Marzo

    Decisamente un libro che apre molte discussioni e tiene vivi i commenti!!!Come dicevo anche sul blog di Daydream di certo il canovaccio è comune a tanti YA bisogna vedere poi come viene affrontato, è nella mia WL ma aspetto che si plachi un pò il clamore per poter essere più obiettiva e per smaltire la lista infinita che giace sul mio comodino!!!!

  • Giovanna
    Janeisa
    Posted at 15:24h, 01 Marzo

    Si sono del tuo stesso parere, i canovacci oramai da seguire sono tutti molto simili, si cerca di mischiare le carte per essere innovativi ma ancora non è arrivato il o la scrittrice che dia veramente un'impronta diversa un po' come è stato Tolkien o Lewis che hanno impresso svolte notevoli nel mondo fantasy,quando arriverà quel romanzo avremo una grande svolta nella narrativa UF e YA

  • Giovanna
    Unknown
    Posted at 18:33h, 01 Marzo

    AHAHAHAHAHAH,bene allora benvenuta nel club!

  • Giovanna
    Unknown
    Posted at 18:40h, 01 Marzo

    più che altro le somiglianze sono nella caratterizzazione dei personaggi(ci sono,e si vedono.),che nella storia (che diciamolo è completamente Diversa!)