Sunday Sixty-Nine #6

Sunday Sixty-Nine #6


Basata su un’iniziativa ad opera del sito internet Pagina 69, Sunday Sixty-Nine è una meme creata da me e basata sull’idea dello scrittore e sociologo Marshall McLuhan (1911-1980), il quale ritiene che la pagina 69 di un libro sia un po’ la cartina al tornasole per capire la qualità di tutto un libro. Sarebbe sufficiente leggere la pagina 69 di un libro per valutare se acquistarlo o meno.


Buona domenica!!
Questa è la sesta puntata di Sunday Sixty-Nine, questa rubrica, ideata da me su idea di Pagina 69, serve a condividere la pagina numero 69 di un libro che state leggendo, che avete intenzione di leggere o che a vostro parere non meriti di essere letto. La meme nasce dall’idea del sociologo Mcluhan ci può dare un’idea generale del primo. Certo non è detto perché la pagina 69 di un libro potrebbe essere il punto eccelso di un libro mediocre o viceversa. Ma tentar non nuoce! Ecco, dunque, questa rubrica: riportare le pagine 69 dei libri più disparati. A voi, poi, la scelta se leggerli o meno. Mi farebbe piacere e volete, potete commentare postando anche voi le pagine dei libri che state leggendo – o che avete scritto. 

CURRENTLY READING – SUNDAY SIXTY-NINE


Autore: Veronica RossiTitolo: Never Sky 
Editore: SonzognoPubblicato: 17 Ottobre 2012
Prezzo: 18.00 €
Pagine: 352

TRAMA

Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall’Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l’enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera rarefatta e ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembrano appartenere a un lontano passato. Fuori invece, dove domina l’Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie, è lì che lei e i suoi amici possono scegliere, istante dopo istante, di abitare infiniti mondi virtuali, dove provare emozioni e sensazioni di ogni tipo, come in un interminabile videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l’ignoto che si trova oltre il confine del proprio eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte, sotto un cielo feroce, in un incubo senza fine. È come essersi risvegliata all’improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell’umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire che quel mondo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nel luogo asettico in cui era cresciuta. Ma anche la morte vera la minaccia da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l’uno la chiave per la redenzione dell’altro. E per intraprendere la lunga e avventurosa strada che conduce a unire i destini di Reverie e della Fucina della Morte, fondendo l’ideale con il reale.


PAGINA 69

E poi c’era Soren. Mentre Paisley invece non c’era più. Come avrebbe fatto a tornare alla vita di sempre senza Paisley? Era impossibile. Aveva bisogno di partire. Più di ogni altra cosa, aveva bisogno di sua madre. Lumina avrebbe saputo come riaggiustare le cose.Con gli occhi annebbiati, seguì i Guardiani fino a un Drago Alato. Riconobbe l’aeromobile perché lo aveva già visto nei Reami. Il ricognitore più rapido, progettato per la velocità allo stato puro. Aria salì i gradini di metallo. Sull’ultimo, esitò. Quando avrebbe fatto ritorno?«Muoviti» la esortò un Guardiano con i guanti neri. La cabina era sorprendentemente piccola, illuminata da una fioca luce bluastra, e con sedili fissati su entrambi i lati.«Siedi qui» le ordinò l’uomo. Lei obbedì e con le dita impacciate dal medicamice prese ad armeggiare con le spesse cinture di sicurezza. Avrebbe dovuto chiedere una delle tute grigie, ma aveva preferito non perdere tempo con il rischio che magari Hess cambiasse idea.L’uomo le prese le cinghie dalle mani e gliele allacciò stringendo una serie di fibbie. Poi andò a sedersi dalla parte opposta con altri cinque uomini. Esaminarono le coordinate usando un gergo militare che lei faticava a comprendere, e non appena il portellone si chiuse con un suono simile a un sussulto, tacquero. Il veicolo prese vita vibrando, e ronzando come un milione di api. All’interno di uno stipetto vicino alla cabina di pilotaggio qualcosa sballottò con un rumore metallico. Uno schianto che le riattivò il mal di testa. Subito, avvertì un nauseante sapore chimico riempirle la bocca.«Quanto durerà il viaggio?» domandò.

Voi lo avete letto? Pensate che questa pagina renda merito al libro o no? A voi è piaciuto??? 😀 Fatemi sapere 😀 un bacione
Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
3 Comments
  • Giovanna
    Ancella
    Posted at 15:43h, 12 Maggio

    A me è piaciuto tantissimo "Never Sky" *-* una delle migliori letture YA del 2012!!!
    Sempre bella questa rubrica, Gio 😉

  • Giovanna
    Lady Debora
    Posted at 17:29h, 12 Maggio

    Io dovrei iniziarlo al più presto visto che sto partecipando a una reading challenge con questo libro >.< ma me ne scordo… però non vedo l'ora visto le decine di recensioni stra positive 🙂

  • Giovanna
    Unknown
    Posted at 20:51h, 13 Maggio

    Questo libro è stupendo! Adoro il genere distopico e questo è decisamente un degno rappresentante del genere =) In questa pagina siamo ancora all'inizio della storia e tutto è ancora un po' confuso però man mano che si procede nella lettura le cose si fanno sempre più chiare. I personaggi poi sono riusciti a conquistarmi fin dall'inizio =)