Teaser Tueasday #2

Teaser Tueasday #2


Solitamente se faccio la puntata della Sunday Sixty Nine non posto anche un post per questa rubrica ma questo libro merita e questo spezzone è O_O, forse però mi sono spoilerata qualcosa????

TEASER TUESDAY

“Teaser Tuesdays” è una rubrica a cadenza settimanale, ideata da MizB del blog Should be Reading!
Le regole sono semplicissime, e tutti possono partecipare, sia chi legge commentando semplicemente, che chi ha un proprio blog.


Regoline:
Prendi il libro che stai leggendo;
Aprilo in una pagina a caso;
Condividi un breve spezzone di quella pagina (“Teaser”);
Attento a non fare spoiler!!
Riporta anche il titolo e l’autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall’estratto.



Autore: Veronica RossiTitolo: Never Sky 
Editore: SonzognoPubblicato: 17 Ottobre 2012
Prezzo: 18.00 €
Pagine: 352

TRAMA

Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall’Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l’enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera rarefatta e ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembrano appartenere a un lontano passato. Fuori invece, dove domina l’Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie, è lì che lei e i suoi amici possono scegliere, istante dopo istante, di abitare infiniti mondi virtuali, dove provare emozioni e sensazioni di ogni tipo, come in un interminabile videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l’ignoto che si trova oltre il confine del proprio eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte, sotto un cielo feroce, in un incubo senza fine. È come essersi risvegliata all’improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell’umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire che quel mondo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nel luogo asettico in cui era cresciuta. Ma anche la morte vera la minaccia da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l’uno la chiave per la redenzione dell’altro. E per intraprendere la lunga e avventurosa strada che conduce a unire i destini di Reverie e della Fucina della Morte, fondendo l’ideale con il reale.



Quindi può darsi che ci sia anche qualcosa del genere.»  «E perché sei nervoso?»
Perry abbassò lo sguardo e sorrise. «Questa è una domanda che mi rende nervoso.» Si sforzò di guardarla. Nemmeno guardarla funzionava, perciò inchiodò gli occhi sulla lampada. «Non chiedermi questo, Aria.»
«Adesso lo capisci come ci si sente. Quanto mi senta esposta vicino a te.»
Perry sorrise. «Molto astuta. Vuoi sapere perché sono nervoso in questo momento? Perché hai una seconda condizione.»
«Non è una condizione. È più che altro una richiesta.»
Percepì ogni parte del suo corpo tendersi, in attesa di ciò che lei stava per dire. Aria si tirò su la coperta, e l’abbracciò stretta. «Vuoi rimanere qui? Credo che dormirei meglio se tu stessi con me stanotte. Così potremmo sentire la loro mancanza, ma stando insieme.»
Il primo impulso fu quello di accettare. Era bella, lì appoggiata alla testiera del letto. La sua pelle aveva un aspetto più levigato e morbido delle lenzuola che l’avvolgevano. 
Tuttavia, Perry esitò.
Dormire era la cosa più pericolosa che un Sagace potesse fare in presenza di un’altra persona. Nell’armonia del sonno gli umori si mischiavano. Si aggrovigliavano, formando nuovi vincoli. In tal modo i Sagaci si amalgamavano, com’era successo fra lui e Talon. Non sapeva perché ci pensasse solo adesso, ma non c’era nulla di cui preoccuparsi. I Sagaci di rado si amalgamavano con qualcuno che non possedesse il loro Senso. E lei era una Stanziale. Quanto di più lontano ci fosse caldallesse un Sagace. Inoltre aveva dormito a pochi passi da lei per più di una settimana. Che differenza poteva fare un giorno in più?
Gli occhi di Perry saettarono sul morbido tappeto, poi su Aria. «Rimango.»
Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.