Sonno di Murakami Haruki

Sonno di Murakami Haruki

Torno a parlarvi di un romanzo, anzi meglio dire racconto, di Haruki Murakami dal titolo Sonno chi di voi mi segue su FB saprà che l’avevo inserito nella Wishlist e vi è stato per molto poco tempo, dato che ora ve ne parlo. Si tratta della prima opera che leggo di questo autore, forse non è stata la scelta migliore ma neanche la peggiore, ora sono indiscutibilmente incuriosita da questo autore e leggerò senz’altro qualcos’altro di suo.
Sonno ha meritato 4 piume, non ho voluto arrivare a 5 per non sbilanciarmi, aspetterò qualche opera più corposa per esprimermi meglio 😉

Sonno di Muraksmi Haruki
Illustrazioni di Kat Menschik

Comprare un libro solo perché sulla copertina c’è la tua fobia più grande (c’era una medusa sul retro :D) non sembrava promettere niente di buono, se poi il libro in questione è “Sonno” di Haruki Murakami ed è un racconto alquanto inquietante, le premesse continuano a non essere buone, se poi ci aggiungiamo che non ho mai letto niente di Murakami e non sapevo cosa aspettarmi, si delinea un quadro alquanto tragico, ma sta di fatto che questo racconto di appena 72 pagine, tra parole e tavole grafiche mi ha accompagnato durante un paio di notti…fortunatamente non insonni.
Sonno narra la storia di una donna, una casalinga di cui non conosciamo il nome e per questo verrà indicata da ora come la Protagonista, che vede scorrere la sua vita scandita sempre allo stesso modo. 
 
Sveglia, Fa colazione, Prepara quella per suo figlio e suo marito, Saluta suo marito e il figlio che escono di casa, Va a fare la spesa, Prepara il pranzo, Va a in piscina, Torna a casa, Prepara la cena, Va a letto, Dorme.
 
La storia si ripete tutti i giorni, allo stesso modo, fino a quando una notte si sveglia e ai piedi del suo letto scorge una figura umana, paralizzata non sa cosa fare, vorrebbe urlare, ma nessun suono fuoriesce dalle sue labbra. Fortunatamente – si fa per dire – la figura non sembra volerla ferire, ma da quel momento la nostra Protagonista non riuscirà più a dormire in nessun modo, la sua mente è attivissima, la stanchezza è scomparsa e la notte le si apre davanti con le sue mille possibilità aiutandola a riscoprire la sua sempre amata passione per la lettura, per i biscotti al cioccolato – o il cioccolato in genere – e il liquore, tutti piccoli piaceri di cui si era privata per occuparsi della casa e della famiglia.

E’ quindi un momento di riscoperta, di rinascita, quella mancanza irreale e “impossibile” di sonno le dona il tempo perso in durante gli anni; questa assoluta mancanza di sonno è quindi il suo “più fidato alleato”, l’amico notturno che la guida a passo sicuro lungo i suoi sentieri scuri aiutandola a riprendersi ciò che le era stato tolto.
La notte, però, è un’amica infida e oscura e da fedele alleata può velocemente trasformarsi nella nemica e nella minaccia più crudele, lasciandoti completamente alla mercé delle ombre che la popolano.

Non ho mai letto racconti o storie brevi, se non quando ero molto piccola, e a volte erano solo fiabe, quindi l’ansia e il senso di incompletezza che ho provato leggendo questo breve racconto mi ha scosso, lasciandomi in un limbo di inquietudine e incompletezza, con mille domande a cui dar risposta, ma senza un’effettiva risposta.
Non ho mai letto nulla di Murakami e forse accostarmi a lui con un racconto non è stata la scelta migliore, ciò che voglio dire e che non mi ha né allontanata e neanche incuriosita, dovrei vederlo all’opera con qualche opera diversa, un romanzo più completo (non  complesso perché Sonno in appena 70 pagine è sufficientemente complesso) e che mi permetta di apprezzare più a lungo il suo stile e la sua penna. Sonno è indiscutibilmente un racconto che si lascia leggere, con descrizioni minimal ma anche tanti interrogativi. Non si arena nella narrazione, che invece al contempo scorre fluida e veloce, forse troppo per un libro come questo al quale una seconda lettura è d’obbligo. Forse Sonno è un po’ come l’Anna Karenina dei libri di Murakami, ha bisogno di varie riletture per svelare tutti i suoi misteri…

Jò!

Giovanna Lubrano Lavadera
giovanna.lubranolavadera@gmail.com
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