“Procida racconta: Sei autori in cerca di personaggio”

“Procida racconta: Sei autori in cerca di personaggio”

Procida racconta, Sei autori in cerca di personaggio

Uno torna sempre, al suo vecchio posto, dove amò la vita.

La canzone di Vinicio Capossela mi tornava alla mente durante la lettura di “Procida racconta, Sei autori in cerca di personaggio.”

Un piccolo volume di 60 pagine, la quarta edizione di un festival organizzato sull’isola di Procida dalla libreria Nutrimenti e diretto da Chiara Gamberale divorato durante il volo di ritorno per Dublino, città in cui vivo.

Il richiamo di casa, della piccola isola del golfo di Napoli, è forte. Le radici e la semplicità di quella vita sana e dai ritmi lenti mi hanno accompagnata durante la lettura.

Mi sono sentita coccolata, compresa, come se avessi viaggiato con qualcuno che conoscessi da sempre. L’atmosfera, le strade, le immagini e suoni rievocati mi hanno fatto dolcemente compagnia, come una carezza prima di andare al letto.

Sei storie di uomini e donne comuni, scelti, individuati da un’intuizione, un’empatia naturale fra autore e personaggio. Sei autori che, distinguendosi nella penna, sono riusciti a scorgere qualcosa da uno sguardo, un dettaglio che gli ha incuriositi, creando un racconto breve.

Come la storia di Nico che ha scelto di vivere e costruire il suo futuro fatto di passione per l’arte, l’insegnamento, l’impegno sociale, lì sull’isola, a dispetto delle difficoltà. Riuscivo a sentire il rumore della sua vespa, la vitalità dei vicoletti, il chiacchiericcio di strada abilmente descritta dall’autrice che ne fotografa una parte mentre strappa un passaggio in vespa.

Vicoletti di Procida

Storie diverse, come quella di Giovanna, il suo Odi et Amo nei confronti di Procida, il porto sicuro da un lato, la gabbia che sta stretta dall’altro, il mare come orizzonte da conoscere e mai inteso come limite. (Quanto mi sono riconosciuta in lei!).

Volti e storie a me note e non solo, come l’interessante vita di Manuela, israeliana divisa a metà fra l’isola ed il Medio Oriente.
Lacrime e commozione nel leggere dei nostri padri, mariti e figli in mare, il peso dell’assenza che solo chi vive, conosce.

Una lettura scorrevole che consiglio a chiunque ami le cose semplici, buone, come un pranzo della domenica, a casa, in famiglia.

Consigliato sia per i procidani DOC che per quelli acquisiti!

 

Era già nella mia BookList, ne avevo già parlato qui

Per informazioni sul festival visita il sito della casa editrice Nutrimenti

 

Federica Amalfitano
federica.amalfitano@gmail.com
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